Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2022
Immagine
Godetevi questa notte,  spiriti luminosi e tenebrosi
Tutti i gatti Rosinabella e sorprese Dopo qualche giorno, udii degli strani versi da uccello provenire da un giardino incolto poco più in là della casa. Mattino, pomeriggio, sera. Il giorno dopo non resistetti più e, coinvolti Sergio e un vicino, andammo a perlustrare la zona.       Dentro ad un cespuglio  di rovo , sospesi ai rami spinosi, due affarini biancastri strillavano tutta la loro fame e poco più in là, simile ad una pantera acquattata nella giungla, Rosina li sorvegliava impotente. Evidentemente la cura antifungo aveva diminuito il latte e i piccini erano affamatissimi. Interrompei subito il trattamento, ma il risultato furono due piccole fiere di una ferocia da far impallidire qualsiasi consumato guerriero. Li chiamai Apaches e Cheyenne, ma il loro appellativo, vista la situazione politica di quei giorni ( la lotta afgana contro l'invasione russa), rimase Peshmerga, come i più duri combattenti afgani. Rosina poi li  sistemò nell'incavo del gelso, appena sotto i rami
Tutti i gatti Rosinabella, continuazione e apparizione di Piccoletta          Spuntava dall'angolo della casa di fronte, quando la pappa era pronta e in seguito acquisì la  capacità soprannaturale di materializzarsi dal nulla davanti alla ciotola piena. Alberto sosteneva che si teletrasportasse da chissà quali luoghi alieni, ma in ogni caso, l'attimo prima nulla segnalava la sua presenza, l'attimo dopo era lì che mangiava tranquilla. ma per nessuna ragione, per anni, non è mai entrata in casa. Poi cominciò la stagione dei micini. Soddisfatta dall'ambiente, decise di usare quella zona per l'allevamento della prole, cos' il suo pancino regolarmente s'ingrossava e regolarmente s'appiattiva, regalandoci dei fenomenali micini. Il primo forse non era nemmeno suo, fatto sta che una sera comparve in compagnia di un gattino miserello, grigiolino, con un'aria affamata e implorante. Camminava ventre a terra, pronto a schizzar vai al primo sentore di guai . E un
Immagine
                                      Rosina bella, la regina della neve Appariva ogni tanto, leggera leggera sulle zampette indaffarate, passava attraverso il giardinetto, oltre il buco della rete, e se ne andava per i fatti suoi. In realtà, parecchi gatti usavano quella via e , attraverso siepe e rete, passavano da un tetto all'altro a seguire le loro faccende. Veniva anche una strana gatta bianca e nera, con una divisione delle mascherina in verticale, che alternava il bianco al nero  e le aveva fruttato il nome di Scacco.In seguito scoprimmo che era la madre della gattina bianca, con un breve cappellino nero in capo, cos' graziosa e leggiadra, da meritare il nome di Rosina, come una signorina d'altri tempi e di buona famiglia. In aggiunta aveva anche un paio di splendidi occhi a mandorla gialloverdi, che ammiccavano maliardi quando era soddisfatta. Soprattutto di complimenti. A sentir elogiata la propria bellezza e intelligenza, andava letteralmente in un brodo di giugg