Tutti i gatti

Rosinabella e sorprese

Dopo qualche giorno, udii degli strani versi da uccello provenire da un giardino incolto poco più in là della casa. Mattino, pomeriggio, sera. Il giorno dopo non resistetti più e, coinvolti Sergio e un vicino, andammo a perlustrare la zona.     

Dentro ad un cespuglio  di rovo , sospesi ai rami spinosi, due affarini biancastri strillavano tutta la loro fame e poco più in là, simile ad una pantera acquattata nella giungla, Rosina li sorvegliava impotente. Evidentemente la cura antifungo aveva diminuito il latte e i piccini erano affamatissimi. Interrompei subito il trattamento, ma il risultato furono due piccole fiere di una ferocia da far impallidire qualsiasi consumato guerriero. Li chiamai Apaches e Cheyenne, ma il loro appellativo, vista la situazione politica di quei giorni ( la lotta afgana contro l'invasione russa), rimase Peshmerga, come i più duri combattenti afgani. Rosina poi li  sistemò nell'incavo del gelso, appena sotto i rami e da lì, come due autentici guerrieri indiani, sorvegliavano la piana sottostante. Avevano subito imparato dalla zia Piccoletta  a soffiare quando richiedevano il cibo per cui si distribuivano le pappe tra sibili minacciosi e riuscivano a mangiare e ringhiare nello stesso momento.

    Ad un certo punto, Rosina decise che dovevano diventare due gatti domestici, i NOSTRI gatti domestici, per cui una sera li guidò in cucina, mostrò loro le ciotole per la pappa, la cassetta dovei sporcavano i gatti perbene, e con un sospiro di sollievo se la svignò, affidandoceli completamente.

Rimanemmo allibiti con le due belve ululanti che si dovevano trasformare in micini da salotto e cominciai offrendo ad Apache un pezzetto di carne. Ma, come gli orsi che non distinguono tra la mano umana e il cibo,mi azzannò subito anche il ditoe         Seguì un periodo molto movimentato, alla fine del quale Cheyenne venne affidata ad un gattile modello, ma non permise mai a nessuno di avvicinarsi, per cui , l'unica non sterilizzata, ora vaga come una pantera nei pressi del rifugio accompagnata, si suppone, da una schiera di micini feroci e variopinti. 

Apache, più mite dalla nascita,era riuscita a far innamorare di sè Sergio e divenne una gattina quasi dolce, fino al primo calore. Allora la fiera riprese il sopravvento e

lei fuggì verso più selvagge avventure. 

Commenti

  1. Gatte e Gatti che passione! Dulcinea e Desiderio, i miei ragazzi pelosi "favoriti delle fate e neri gatti da rogo" hanno molto gradito e aspettano tra fusa, morsi e graffi altri racconti.. miao

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  2. I tuoi favoriti delle fate e gatti da rogo, non mancheranno di percepire i miei passati oltre.

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