Fiabe indiane
LA LEGGENDA DELLE CASCATE MULTNOMAH
tribù Multhnomah
Molti anni fa, il capo supremo del popolo
Mulhnomah, aveva una bella e giovane figlia. Era particolarmente cara a suo
padre, perchè aveva perso tutti i figli
in combattimento ed ora era un uomo vecchio. Perciò le scelse il marito
con grande cura, un giovane capo dei
suoi vicini, il popolo Clatsop e alla loro festa di nozze arrivò molta gente
dalle tribù del basso Columbia ed a sud di esso.
La
festa durò alcuni giorni. Ci furono gare di nuoto e regate di canoe sul fiume.
Ci furono giochi di tiro con l'arco, corse di cavalli, danze e festeggiamenti.
Tutta la folla era felice, in quanto sia la fanciulla sia il giovane guerrierio
erano amati dal popolo.
Ma
senza alcun segno ammonitore la felicità si tramutò in dolore, quando una
malattia piombò sul villaggio. I bimbi ed i giovani furono le prime vittime,
poi si ammalarono gli uomini forti che nel giro di un giorno morirono. Il
lamento delle donne si levava da tutto il villaggio di Multnomath e dagli accampamenti degli ospiti-
"
Il Grande Spirito è arrabbiato con noi", si diceva la gente.
Il capotribù convocò a consiglio gli anziani
ed i guerrieri e domandò gravemente: " Che cosa possiamo fare per placare
la collera del Grande Spirito?". Ma solo il silenzio seguì la sua domanda.
Alla fine un vecchio Sciamano si alzò " Non c'è niente che possiamo fare.
Se la volontà del Grande Spirito è che dobbiamo morire, allora dobbiamo andare
incontro alla morte come uomini coraggiosi. Il popolo Multnomah è sempre stato
coraggioso".
Gli
altri membri del consiglio annuirono in segno di assenso: tutti eccetto uno,il
più vecchio degli Sciamani. Non aveva oartecipato alle nozze e ai giochi,
perchè era arrivato dalle montagne nel momento in cui era stato convocato dal
capo. Si alzò e, appoggiandosi al bastone ,parlò al consiglio. La sua voce era
fioca e debole.
" Amici miei, io sono un uomo molto
vecchio, ho vissuto per molto, molto tempo. Ora saprete perchè, vi svelerò un
segreto che mi raccontò mio padre : in passato, molte estati e molte nevi or
sono, egli fu un grande Sciamano dei Multnomah."
"Quando ormai era anziano, mi disse che
quando fossi divenuto vecchio, il Grande Spirito avrebbe mandato una malattia
sul nostro popolo. Tutti sarebbero morti, disse, a meno che non fosse fatto un
sacrificio al Grande Spirito: una pura e innocente fanciulla della tribù, la
figlia di un capo, doveva offrire spontaneamente la sua vita per il popolo.
Sola, avrebbe dovuto andare su di un alto dirupo sopre il Grande Fiume e
gettarsi giù sulle rocce. Se avesse fatto ciò, la malattia sarebbe scomparsa
all'istante."
Poi
il vecchio disse :" Ho finito, il segreto di mio padre è stato rivelato.
Ora posso morire in pace".
Come lo Sciamano sedette, non una parola fu
pronunciata.
Alla fine il capo alzò la testa e disse
:" Fate venire tutte le fanciulle i cui padri o nonni siano stati
capitribù".
Ben
presto una dozzina di ragazze furono in piedi davanti a lui, tra di esse la sua
amata figlia. Il capo riferì loro quello che il vecchio Sciamano aveva
detto," Penso che le sue parole siano parole di verità", aggiunse.
Poi si voltò verso gli Sciamani e i
guerrieri:" Dite al nostro popolo di andare incontro alla morte con
coraggio. A nessuna fanciulla sarà chiesto di sarificarsi. la riunione è
terminata."
La
malattia rimase nel villaggio e molta altra gente morì. La figlia del capo
tribù si chiedeva se fosse lei quella che avrebbe dovuto offrire la sua vita al
Grande Spirito. Ma amava ilgiovane guerriero e voleva vivere.
Tuttavia,
pochi giorni pù tardi, vide la malattia sul volto del suo amato. Ora sapeva
quello che doveva fare. Gli rinfrescò il caldo viso, lo curò teneramente e gli
lasciò accanto una ciotola d'acqua. Poi uscì furtivamente da sola senza far
parola con alcuno. Per tutta la notte e
per tutto il giorno successivo seguì il sentiero che porta al Grande Fiume. Al
tramonto raggiunse l'orlo di un dirupo che dominava l'acqua dall'alto. Rimase
ritta là in silenzio per alcuni istanti, ad osservare le dentellate rocce
sottostanti. Poi voltò il viso verso il cielo. " Sei in collera con il mio
popolo. farai sparire la malattia se ti offro la vita? Solo amore, pace e
purezza sono nel mio cuore. Se accetti il mio sacrificio in nome del mio
popolo, fai apparire qualche segno nel cielo. Fammi sapere che la mia morte non
sarà invano e che la malattia cesserà immediatamente".
Proprio
allora vide la luna che stava salendo sopra gli alberi al di là del fiume. Era
il segno, chiuse gli occhi e saltò dal dirupo.
Il
mattino seguente, tutta la gente che attendeva di morire in quello stesso
giorno si alzò dal letto sentendosi bene ed in forze. Tutti erano pieni di
gioia, nel villaggio e negli accampamenti degli ospiti era tornato il sorriso.
All'improvviso qualcuno domandò :" Che
cosa è stato a far scomparire la malattia? E a
causa di una delle fanciulle?" Ancora una volta il capo invitò le
figlie e le nipoti dei capi tribù a venire davanti a lui, ma questa volta ne
mancava una.
Il giovane guerriero Clatsop si precipitò
lungo il sentiero che conduceva al Grande Fiume. Altra gente lo seguì fino a
che, sulle rocce sotto l'alto dirupo, trovarono la fanciulla che tutti avevano
amato e là la seppellirono.
Allora
suo padre pregò il Grande Spirito:" Mostrami un segno che l'anima di mia
figlia è stata accolta nella terra degli spiriti.".
Quasi
all'istante si udì un mormorio d'acqua. Tutta la gente guardò su verso il
dirupo e vide che un ruscello bianco e argentino stava scendendo verso l'orlo
della roccia. Sollevando un'aerea foschia, irruppe giù ai loro piedi. poi
continuò a scorrere e divenne un'alta e bella cascata.
Per
molte estati la bianca acqua è caduta dal dirupo nella pozza sottostante, e
talvolta in inverno lo spirito della coraggiosa e bella fanciulla ritorna per
vedere la cascata. Vestita di bianco, sta ritta tra gli alberi su un lato della
cascata Multnomah. Là osserva il luogo dove fece il grande sacrificio che salvò
il suo amato ed il suo popolo dalla morte.
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