Rosina bella, la regina della neve
Appariva ogni tanto, leggera leggera sulle zampette indaffarate, passava attraverso il giardinetto, oltre il buco della rete, e se ne andava per i fatti suoi. In realtà, parecchi gatti usavano quella via e , attraverso siepe e rete, passavano da un tetto all'altro a seguire le loro faccende. Veniva anche una strana gatta bianca e nera, con una divisione delle mascherina in verticale, che alternava il bianco al nero e le aveva fruttato il nome di Scacco.In seguito scoprimmo che era la madre della gattina bianca, con un breve cappellino nero in capo, cos' graziosa e leggiadra, da meritare il nome di Rosina, come una signorina d'altri tempi e di buona famiglia. In aggiunta aveva anche un paio di splendidi occhi a mandorla gialloverdi, che ammiccavano maliardi quando era soddisfatta. Soprattutto di complimenti. A sentir elogiata la propria bellezza e intelligenza, andava letteralmente in un brodo di giuggiole, e lei pur così selvatica e ritrosa, elargiva sorrisi a occhi socchiusi come una vera diva.
Incominciammo a darle da mangiare, incominciò a frequentarci.
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